1. Perchè?
    del perchè di questo blog

    AvatarBy Emanuela Saba il 9 Nov. 2013
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    Il mio compagno, nonchè padre di mio figlio Edoardo, Costantino, con il quale vivo dal 2005 (ancora prima di essermi laureata),qualche tempo fa mi ha fatto notare che noi campidanesi e in particolare la mia famiglia (dimenticavo di dire che lui è di Sassari: ognuno ha i suoi difetti) abbiamo l'abitudine di non chiamare mai le cose con il loro nome. Mi spiego: diciamo spesso:"prendimi Su tesinanta" o ancora "passami il come si chiama"... Da qui il nome di questo blog. Che non ha nessuna pretesa di dire nulla di significativo su nulla. Non ha la pretesa di fare ridere e neanche (spero) di fare piangere. Non vi insegnerà il nome delle cose, perchè noi, in Campidano, il nome delle cose non lo sappiamo. E neppure lo vogliamo sapere perchè abbiamo già la nostra parolina magica che va bene per tutto. E poi dare il nome alle cose è un pò come metterle in gabbia: ecco perchè il gatto di Audrey in quel capolavoro di film si chiamava Gatto perchè lui non apparteneva a nessuno. Ecco questa è la filosofia del Tasinanta.
    Ma la ragione per la quale ho aperto questo blog? Non saprei. Mio figlio di tre mesi e mezzo dorme, è sabato sera, il mio compagno guarda la partita dell'Inter e io fondamentalmente non ho altro di meglio da fare. Scusate la franchezza, ma questo è.
    Last Post by Emanuela Saba il 11 Nov. 2013
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  2. DELLE PRIMARIE
    Un insignificante riflessione sul valore delle primarie del Pd

    AvatarBy Emanuela Saba il 9 Dec. 2013
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    Ora che le primarie le ha vinte un esponente della destra grazie al voto popolare l'avranno capito quelli del Pd che le primarie sono una grande cazzata? Ricordo che questo nostro amato popolo italiano, e quindi anche gli elettori del Pd in quanto parte di esso, è un popolo che, insieme ai suoi intellettuali, al suo re, alla sua classe dirigente di allora, ha sottovalutato il fenomeno fascista e per questo lo ha subito per vent'anni, è un popolo che ha al suo interno ancora molti nostalgici del grande capo Mussolini (per mancanza di conoscenza storica sopratutto e talvolta per opportunismo, ma così è), è un popolo che per vent'anni ha votato un uomo come B. e i suoi leccaculo, è un popolo che si è dimenticato che sedici degli ultimi venti anni siamo stati governati da B. e che quindi le responsabilità di questa crisi (non solo economica) non può essere dell'Euro, o dei tedeschi, o dei comunisti, o della mala sorte, ma sua.

    Per questo motivo le primarie restano una cazzata: sono una grande campagna mediatica e pubblicitaria. Ma la pubblicità non sempre ci fa comprare prodotti buoni. Spesso ci fa solo spendere più del dovuto senza ottenere grandi risultati.
    Non è la forma che deve contare. Ciò che deve contare è il contenuto, le idee. Per questo un segretario di un partito deve essere scelto in assemblea dopo discussioni e discussioni sulla base delle idee e non sulla base di quanto appeal può avere sugli elettori.
    Ciò che ancora mi sconvolge è come possa poi piacere la forma "Renzi": ha la faccia e il modo di porsi dello sfigato di turno, quello che a scuola prendeva solo pappine.

    Mi auguro di sbagliarmi ma non credo verrà nulla di buono da questa nuova fase del pd. Ora che c'è sempre più bisogno di sinistra, c'è molta meno sinistra dell'altro ieri.
    Last Post by Emanuela Saba il 9 Dec. 2013
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  3. ANCORA SUI NOMI DELLE COSE
    o del perchè la politica non mi interessa più

    AvatarBy Emanuela Saba il 16 Nov. 2013
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    Non è a causa della presenza nella mia casa di un piccolo umano di 63 cm che non seguo più nessuna (e dico nessuna) trasmissione di attualità politica e nessun telegiornale nazionale. Il motivo è un altro. Del resto non seguivo più i vari Ballarò, Piazza Pulita e Servizio Pubblico già prima del doloroso parto. La gravidanza mi faceva incrollabilmente dormire al primo accenno di dibattito pseudopolitico.
    La ragione di questo mio disinnamoramento nei confronti di quella che qualcuno si ostina a chiamare politica mi è oggi ancor più chiaro e ha molto a che fare con la questione dei nomi delle cose che ha dato il via a questo inutile blog. Eccola.

    Stamattina su sky tg24 ho avuto il "piacere" di sentire il discorso al consiglio nazionale di B. Un brutto modo per cominciare il fine settimana. Ma non potevo fare diversamente: stavo allattando e il telecomando era fuori dalla mia portata. Comunque torniamo alla questione. B. ha iniziato il suo discorso spiegando le ragioni che lo hanno spinto a tornare a Forza Italia. (Va bè, dimenticavo che ha iniziato ricordando ai suoi, con entusiamo, se fossero consapevoli di essere gli unici a difendere la libertà in Italia!: si riferiva alla Sua libertà probabilmente!). Comunque tra le ragioni che lo hanno portato alla rinascita di Forza Italia, la terza è quella che più mi ha impressionato. B. ha ricordato che PDL stava per Popolo della Libertà. Parole bellissime, dice, ma in tv e nei giornali nessuno più si riferiva al Popolo della Libertà ma solo al suo acronimo. In questo modo, secondo lui, si è perso completamente il senso del partito. E soprattutto ha sostenuto che in questo modo si perde in comunicatività. Ma come? Di cosa stiamo parlando? I partiti non sono forse solo strumenti per? E i loro nomi certo hanno importanza, questo si e non lo nego. Ma non possono essere tutto. Si può uscire da un partito e fondarne un altro solo perchè il nome non è abbastanza carino o affascinante o accattivante o altro? e avere pure il becero coraggio di dirlo pubblicamente? Ebbene si, questo accade. E intanto la disoccupazione giovanile è al 40% e i fortunati che un lavoro ce l'hanno guadagnano una miseria grazie alla loro tanto amata flessibilità.

    Non mi piace più seguire le sorti politiche del nostro paese per questo motivo. Perchè la politica è diventata solo forma e i contenuti sono ridotti a zero. Politica significa occuparsi del proprio paese e non dei propri affari. E i partiti non servono a vendere dei prodotti. Invece importa a tutti (o quasi) solo la questione del comunicare bene e non del fare bene. Ebbene a me questa politica non interessa affatto.
    In generale non mi interessano proprio i nomi delle cose, mi interessano le cose.
    Last Post by Emanuela Saba il 16 Nov. 2013
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  4. DEL TEMPO TOLTO ALLE FACCENDE DOMESTICHE
    Per la serie, cosa non si fa pur di non occuparsi delle incombenze domestiche mentre tuo figlio dorme

    AvatarBy Emanuela Saba il 11 Nov. 2013
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    A luglio di quest'anno ho partorito con dolore il mio primo figlio. Un maschio. All'inizio della gravidanza pensavo fosse femmina. Ritenevo di aver un eccellente sesto senso. Su questa futura bambina già proiettavo le mie speranze, i miei progetti, i miei dolori, le mie gioie: una piccola me, pensavo, più fortunata, forse. Alla quindicesima settimana di gravidanza ecco che appare il pisellino. E da quel momento solo amore puro e incondizionato. Ecco la differenza tra i sessi. Differenza che, certo inconsapevolmente, colpisce ancora tutti, anche me, che pensavo di essere, non dico femminista, ma sicuramente convinta, non solo da punto di vista teorico, della parità tra i generi. La mia futura bambina avrebbe invece dovuto sorbirsi una mamma con troppe aspettative o con poche aspettative: il risultato non cambia e il danno prodotto è grave comunque. Scoperto il pisellino invece mi sono trovata ad amare il futuro bambino (ora meravigliosa creatura dotata di pianto) senza mai pensare a come sarebbe stato, che adulto sarebbe diventato. Perchè in amore non ci importa quanto male ci faccia la persona che amiamo, quante corna, quanti ritardi, quante delusioni, talvolta quanti colpi, continuiamo ad amare comunque.
    E allora mi sono sentita in colpa. Pensavo di essere diversa dalle altre. Pensavo che non avrei mai commesso gli stessi errori di mia madre (chiaramente in buona fede). La mia futura bambina avrebbe sofferto. Poi é arrivato Edoardo e non Claudia e allora mi sono comprata Dalla parte delle bambine e l'ho letto tutto d'un fiato. Non so perchè non lo avessi ancora letto. Sembra una contraddizione: ma come, ti sei fatta un figlio maschio e ti leggi un libro su come vengono cresciute le bambine?
    In realtà non c'è affatto contraddizione. Il cambiamento non sta solo nel crescere diversamente le nostre figlie, ma anche nel crescere diversamente i nostri figli maschi. O crescerli come individui, punto. E smettere di pensare che l'appartenza a un genere piuttosto cha a un altro faccia la differenza. E forse questo è ancora più difficile. Spero che Edoardo mi aiuti a farlo. Da sola non credo di potercelo fare.
    "Il bambino è una persona seria. è un formidabile, accanito, instancabile, attento, lucido, preciso lavoratore" scrive l'autrice del libro, "Da quando viene al mondo, è un insaziabile, temerario, curiosissimo esploratore che usa sensi e intelletto, come uno scienziato, teso con tutte le sue energie alla conoscenza. Prova e riprova, fallisce e ritenta con pazienza infinita (...) sempre pronto a esporsi, a rischiare, in un mondo di adulti che lo ostacola invece di favorirlo (...) si espone temerariamente (...) con un coraggio che è soltanto suo e di quell'età e che è IDENTICO NEI DUE SESSI." E p...

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    Last Post by Emanuela Saba il 11 Nov. 2013
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